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Nome |
TRINCIATELLA |
Altri nomi volgari |
Trinette, Radicchio selvatico, Spaccamontagna. |
Taxon |
Hyoseris radiata L. |
Famiglia |
Compositae |
Etimologia |
Il primo termine del binomio deriva dal greco 'hys,-os' = maiale e 'seris' = cicoria, cioè cicoria del maiale, per indicare che la pianta è particolarmente appetita dai maiali.
Il secondo termine si riferisce alla disposizione radiale delle foglie basali. |
Caratteri botanici |
Pianta erbacea perenne caratterizzata da una grossa radice fittonante e da una rosetta di foglie basali, appressate al suolo e radiate, a lamina pennatosetta con 7-8 segmenti per lato a margine irregolarmente dentato, provviste sulla rachide di peli ispidi e patenti. In primavera, dal centro della rosetta emergono gli scapi fiorali, eretti ed afilli, alla cui sommità si sviluppano grossi capolini (diametro 4-4,5 cm) multiflori, con involucro cilindrico-campanulato formato da 7-8 squame lanceolate e fiori ligulati gialli, gli esterni con ligula sovente arrossata inferiormente. |
Habitat |
E’ una specie comune negli incolti, nelle rupi, sui muri a secco, i bordi di strada e nelle sciare, dal mare fino a ca. 1000 metri d’altitudine. |
Parti commestibili |
Gli scapi fiorali prima dell`antesi (prima di spampinari), nonché la rosetta di foglie basali. |
Uso alimentare |
Lessi Contorni
Si tratta di una verdura minore; pur essendo, infatti, reperibile con grande facilità, non viene ritenuta commestibile dalla maggioranza della popolazione. Solo a Randazzo si hanno notizie sul consumo del suo cespo di foglie. A Ragalna e Linguaglossa, invece, si cucinano gli scapi, bolliti e conditi con olio e limone oppure come contorno di frittate; qui, come pure a Castiglione, si usa anche masticarli assaporandone il succo dolcissimo. |
Commercio |
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Diffusione |
In Toscana e in Romagna le foglie basali sono adoperate come verdura cotta oppure aggiunte a minestre e zuppe. I fiori sono impiegati crudi nelle insalate miste.
Sembra che in passato venissero utilizzate anche le radici tostate come surrogato del caffè (LONARDONI e LAZZARINI, 1993-94). |
Osservazioni |
- Su alcuni nomi volgari e dialettali
I termini volgari Trinciatella e Trinette fanno riferimento alla morfologia delle foglie la cui lamina si presenta fortemente divisa ovvero “trinciata” (da cui Trinciatella) ricordando in qualche modo i merletti e le trine (da cui Trinette).
La denominazione dialettale Buttuni ri gallu, invece, è utilizzata a Randazzo in allusione ad una somiglianza dei capolini ancora in boccio con i testicoli (buttuni) che vengono tolti ai galli trasformandoli in capponi. |
Nomi dialettali |
Adrano: |
non rilevato
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Belpasso: |
Specie ritenuta non commestibile nel territorio |
Biancavilla: |
non rilevato |
Bronte: |
Specie ritenuta non commestibile nel territorio |
Castiglione: |
Specie ritenuta non commestibile nel territorio |
Linguaglossa: |
Erba duci |
Maletto: |
Perigallu |
Milo: |
non rilevato |
Nicolosi: |
non rilevato |
Pedara: |
non rilevato |
Ragalna: |
Cudduredda, Cudduruni |
Randazzo: |
Buttuni ri gallo |
San Giovanni: |
non rilevato |
Santa Venerina: |
non rilevato |
Zafferana: |
Specie ritenuta non commestibile nel territorio |
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