Proteaceae
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Grevillea robusta A. Cunn. |
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AreaOrigine |
Australia (Nuovo Galles del Sud) |
Etimologia |
Il termine generico è dedicato al naturalista inglese Charles Fr. Greville, uno dei fondatori della Società Reale di Orticoltura. Il termine specifico deriva dal latino 'robur' = robustezza, solidità e allude al portamento imponente della pianta. |
Collocazione e caratteristiche |
Settore: |
XIX 06 |
Numero: |
DF |
Collezione: |
Piante esotiche |
Dimensioni: |
Altezza: 20 m; diametro del fusto: 50 cm |
Stato di conservazione: |
Ottimo |
Disponibilità semi: |
No |
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Portamento |
Albero sempreverde, a rapida crescita, alto fino a 50 m. |
Foglie |
Le foglie, simili a quelle delle felci, sono lungamente bipennate, composte da foglioline divise in stretti segmenti, lunghe fino a 40 cm, glabre e di colore verde lucido sulla pagina superiore, pubescenti su quella inferiore. |
Fiori |
I fiori sono piccoli, apetali, di colore giallo-arancio, riuniti in densi racemi sui rami degli anni precedenti, con calice arancione, breve, 4 stami e un lungo stilo ricurvo, di colore giallastro. |
Frutti |
I frutti sono follicoli, contenenti 1-2 semi piatti ed alati. |
Periodo di fioritura |
Fiorisce tra la primavera e l'estate, da Aprile a Luglio. |
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Coltivazione |
Pianta semirustica, predilige esposizioni soleggiate e terreno ben drenato, preferibilmente acido. |
Propagazione |
Si moltiplica per seme in primavera o per talea di legno semimaturo in estate. |
Uso |
Si coltiva frequentemente come pianta ornamentale per il portamento imponente e per la vistosa fioritura. |
Interesse |
In India è utilizzata a scopo officinale. |
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Curiosità |
Le infiorescenze sono ricche di sostanze zuccherine che servono per attirare gli insetti pronubi. |
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