Moraceae
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Ficus capensis Thunb. |
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Sinonimi |
Sycomorus capensis Miq. |
AreaOrigine |
Africa meridionale |
Etimologia |
Il termine generico deriva dal nome latino con il quale venivano designati sia la pianta che il frutto, nome derivato a sua volta dal greco 'sykon'. Il termine specifico deriva dalla regione del Capo nell'Africa meridionale, area di origine della specie. |
Collocazione e caratteristiche |
Settore: |
XIV 18 |
Numero: |
DF |
Collezione: |
Piante esotiche |
Dimensioni: |
Altezza: 8 m; diametro 25 cm. |
Stato di conservazione: |
Buono |
Disponibilità semi: |
No |
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Portamento |
Albero sempreverde, alto fino a 12 m. |
Foglie |
Le foglie sono ovali od ovato-oblunghe, acuminate all'apice, glabre, con margini ampiamente seghettati e nervature chiare e prominenti. |
Fiori |
I fiori sono unisessuali, molto piccoli, racchiusi in gruppi all'interno di un ricettacolo carnoso, all'ascella delle foglie. |
Frutti |
I frutti sono in realtà infruttescenze dette siconi, piccole, verdi, commestibili, inseriti su numerosi lunghi peduncoli privi di foglie e pendenti dal tronco e dai rami più grossi. |
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Coltivazione |
Cresce bene nelle regioni a clima mite e predilige esposizioni soleggiate, caldo-umide. |
Propagazione |
Si moltiplica per talea fogliare o di fusto in inverno o in estate. |
Uso |
Si coltiva frequentemente in parchi e giardini per il fogliame e per i frutti penduli molto decorativi. |
Interesse |
In Sud Africa, Congo, Guinea, Costa d'Avorio e Senegal, questa specie è utilizzata a scopo officinale. |
Avversità |
I ficus sono soggetti a diversi tipi di malattie crittogamiche: il 'marciume' del colletto, provocato da Phytopthora infestans e Pythium debarynum, si combatte trattando le parti basali e il terreno con sostanze quali fosetil-alluminio o il propamocarb; la 'muffa grigia', prodotta sulle folgie da Botrytis cinerea, si cura con diclofluanile, iprodione o vinclozolin. Tra gli attacchi parassitari, frequenti sono le cocciniglie che si insediano sulle foglie e sul fusto provocando appassimento della pianta, essiccamento e caduta delle foglie e che vanno trattate con olio bianco. Le foglie possono essere anche infestate da un Ragno rosso (Tetranychus urticae) che provoca la comparsa di una colorazione grigio-giallastra, polverosa e la precoce caduta; si consiglia l'intervento a base di amitras, fenpropatrin, azociclotin, alternati nell'uso, oppure con un acaro predatore quale il Phytoseiulus persimilis. |
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