Araliaceae
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Tetrapanax papyriferum C. Koch |
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AreaOrigine |
Cina |
Etimologia |
Il termine generico deriva dal greco 'tetra' che nei nomi composti significa 'quattro' (in latino 'tetris') per i fiori tetrameri e da 'Pánax' = pánace, genere di Araliaceae con cui la pianta mostra affinità. Il termine specifico, dal latino 'papyrifer' significa letteralmente 'ricco di papiri' e fa riferimento all'utilizzazione della pianta per la produzione della carta; 'papyrus', infatti, è la pianta da cui gli antichi Egizi ricavavano la carta. |
Collocazione e caratteristiche |
Settore: |
II 18 |
Numero: |
DF |
Collezione: |
Piante esotiche |
Dimensioni: |
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Stato di conservazione: |
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Disponibilità semi: |
Sì |
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Portamento |
E' un arbusto o un piccolo albero sempreverde, alto da 3 a 7 m, simile ad Aralia, dal quale differisce per i petali separati o appena accostati, mentre in Aralia sono sovrapposti. I rami sono coperti da una leggera lanuggine. |
Foglie |
Le foglie, grandi 30 x 50 cm, sono cordate, palmato-lobate con 5-7 lobi e dentate ai margini. |
Fiori |
L'infiorescenza è un lungo grappolo composto da ombrelle globose di fiori bianco-verdastri. |
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Coltivazione |
E' coltivata sia come pianta d'appartamento che all'aperto in piena terra. |
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Interesse |
Il midollo di questa pianta, tagliato in lamine sottili e pressato, serve a preparare la pregiata carta di riso cinese. |
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