Pinaceae
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Abete dei Nebrodi  
Abies nebrodensis Mattei
AreaOrigine
Madonie (Sicilia)
Etimologia
Il termine generico deriva dal latino 'abeo-ire' = andare via, svanire, in riferimento alla notevole altezza raggiunta da alcune specie; il termine specifico significa dei Nebrodi, in riferimento alla località di origine della specie; in passato infatti, il termine Nebrodi indicava l'intero complesso montuoso della Sicilia settentrionale includendo anche le Madonie.
Collocazione e caratteristiche
Settore: O.S.II 08
Numero: DF
Collezione: Piante endemiche
Dimensioni:
Stato di conservazione:
Disponibilità semi: No
Portamento
Albero sempreverde, alto 5-15 m, con corteccia grigiastra, rami giovani glabrescenti e chioma espansa, tendenzialmente appiattita.
Foglie
Le foglie, lineari-appiattite, sono lunghe 10-13 mm, piuttosto rigide e subspinose, disposte in due serie opposte.
Fiori
I fiori, unisessuali su piante monoiche, sono costituiti da squame spiralate portanti sulla faccia ventrale le sacche polliniche (microsporofilli) o gli ovuli (macrosporofilli) e riuniti in infiorescenze dette strobili o coni.
Frutti
La pianta non produce veri frutti ma, a maturità, i coni femminili lignificano e si ingrandiscono fino alla lunghezza di 20 cm.
Periodo di fioritura
Fiorisce nel mese di Marzo.
Curiosità
Si tratta di una specie molto rara, endemica delle Madonie. Fu il Mattei a scoprirne, al Vallone della Madonna degli Angeli, l'unica popolazione naturale formata da appena 23 individui piuttosto giovani in una boscaglia degradata dalgi incendi e dal pascolo. A causa della minaccia di estinsione, è una specie protetta.
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