Lythraceae
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Mirto crespo
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Lagerstroemia indica L. |
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AreaOrigine |
Cina , Asia tropicale |
Etimologia |
Il termine generico è dedicato allo svedese Magnus von Lagerstroem (1696-1759), direttore della Compagnia delle Indie e amico di Linneo. Il termine specifico allude al colore dei fiori. |
Collocazione e caratteristiche |
Settore: |
VII 10 |
Numero: |
DF |
Collezione: |
Piante esotiche |
Dimensioni: |
Altezza: 5 m |
Stato di conservazione: |
Ottimo |
Disponibilità semi: |
No |
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Portamento |
Piccolo albero deciduo alto fino a 10 m, con chioma globosa. |
Foglie |
Le foglie sono piccole, sessili, coriacee, intere, ovato-ellittiche, acuminate, glabre, lunghe 2-6 cm. |
Fiori |
I fiori, riuniti in dense pannocchie piramidali, lunghe fino a 25 cm, hanno un calice tubulare a 6 lobi ed una corolla di colore rosso o porporino, a 6 petali liberi, ovato-oblunghi, lungamente unguiculati, con lembo ondulato e increspato ai margini. Gli stami sono numerosi, liberi e l'ovario porta uno stilo ricurvo di colore rossastro. |
Frutti |
Il frutto è una capsula coriacea, con 3-6 valve, contenente semi alati. |
Periodo di fioritura |
Fiorisce in estate, da Luglio a Settembre. |
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Coltivazione |
Pianta abbastanza rustica, predilige esposizioni soleggiate, terreno argilloso, umido e ricco di humus. Sono note diverse varietà, che si differenziano per il colore dei fiori, tra cui la var. 'alba' a fiori bianchi; la var. 'rosea'; la var. 'coccinea'; la var. 'rubra'; ecc. |
Propagazione |
Si moltiplica per seme in primavera o per talea di legno semimaturo in estate. |
Uso |
Si coltiva a scopo ornamentale per la copiosa fioritura estiva, isolata in parchi o giardini, oppure in filari lungo i viali anche urbani. Giovani esemplari possono essere anche coltivati in vaso per terrazzi e balconi. |
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