Cucurbitaceae
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Cocomero asinino, Sputaveleno
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Ecballium elaterium (L.) A. Rich. |
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AreaOrigine |
Regione mediterranea |
Etimologia |
Il termine generico deriva dal greco 'ekballein' = proiettare, lanciare fuori, per la deiscenza dei frutti che lanciano i semi a distanza. Il termine specifico è la trascrizione latina del nome greco della pianta 'elaterion', da 'elater' = che spinge, che spara. |
Collocazione e caratteristiche |
Settore: |
O.S.II 21 |
Numero: |
DF |
Collezione: |
Piante mediterranee |
Dimensioni: |
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Stato di conservazione: |
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Disponibilità semi: |
No |
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Portamento |
Pianta erbacea glauca, cosparsa di peli ispidi, a radice principale carnosa e persistente. Il fusto cresce prostrato al suolo, ed è lungo 20-60 cm. |
Foglie |
Le foglie sono picciolate, con lamina ovale o cuoriforme e lembo sinuoso, dentato sul bordo. |
Fiori |
I fiori sono unisessuali, di colore giallo con venature verdi, formati da 5 petali saldati alla base. I fiori maschili sono raggruppati in racemi ascellari, quelli femminili solitari. |
Frutti |
Il frutto è una bacca lunga 3 cm, di forma ovoidale, ispida. A maturità proietta i semi a un metro e più di distanza assieme al succo amaro. |
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Coltivazione |
Preferisce terreno fertile e soleggiato. |
Propagazione |
Si moltiplica per seme in primavera o in autunno. |
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Interesse |
Dai frutti immaturi si estrae un succo (elaterio bianco) con proprietà purgative, irritante per la pelle. Ingerito dall'uomo in misura di 0,05 gr provoca diarrea con coliche, salivazione, convulsioni; dosi superiori a 0,6 gr possono provocare la morte. In medicina omeopatica è utilizzato contro il colera infantile e la diarrea. |
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