Caesalpiniaceae
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Brasiletto
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Caesalpinia tinctoria Domb. ex DC. |
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AreaOrigine |
Cile |
Etimologia |
Il termine generico è dedicato al medico e naturalista italiano Andrea Cesalpino (1519-1603). Il termine specifico fa riferimento alla sostanza colorante estratta dal legno, usata in passato a fini tintori. |
Collocazione e caratteristiche |
Settore: |
XX 06 |
Numero: |
DF |
Collezione: |
Piante esotiche |
Dimensioni: |
Altezza: 7 m; diametro del fusto: 22 cm |
Stato di conservazione: |
Buono |
Disponibilità semi: |
Sì |
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Portamento |
Piccolo albero sempreverde, alto 5-7 m. |
Foglie |
Le foglie sono alterne, paripennate. |
Fiori |
I fiori, riuniti in grappoli ascellari, sono piccoli, di colore giallo, con calice a 5 sepali irregolari e corolla a 5 petali; gli stami, in numero di 10, sono più lunghi della corolla. |
Frutti |
I frutti sono legumi compressi, ricchi di resina. |
Periodo di fioritura |
Fiorisce in primavera. |
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Coltivazione |
Pianta semirustica, cresce all'aperto nelle regioni a clima mite. Predilige esposizioni soleggiate e riparate e terreno fertile, profondo e ben drenato. |
Propagazione |
Si moltiplica per seme o per margotta. |
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Interesse |
Fornisce un legno scuro, duro, pesante e compatto, usato per costruzioni navali e lavori di ebanisteria. In passato, dal legno, ricco di tannini, veniva estratta una sostanza colorante rossa, la brasileina, impiegata a fini tintori, ma oggi sostituita dai coloranti sintetici. |
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