Mimosaceae
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Gaggìa
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Acacia farnesiana Willd. |
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Sinonimi |
Mimosa farnesiana L.; Vechellia farnesiana Wight & Arn. |
AreaOrigine |
America tropicale e subtropicale, Australia |
Etimologia |
Il termine generico deriva dal greco 'akakìa', nome che designava la pianta e che discende dalla radice 'ak' indicante qualcosa di aguzzo, appuntito (in latino 'acus' = ago), per la presenza in alcune specie di spine stipolari; lo stesso termine significa anche candore, innocenza, in riferimento al colore bianco dei fiori di alcune specie. Il termine specifico allude ai giardini romani del Cardinale Farnese dove questa specie fiorì per la prima volta in Italia nel 1611. |
Collocazione e caratteristiche |
Settore: |
XII 23 |
Numero: |
DF |
Collezione: |
Piante esotiche |
Dimensioni: |
Altezza: 7 m; diametro del fusto: 20 cm. |
Stato di conservazione: |
Buono |
Disponibilità semi: |
No |
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Portamento |
Arbusto deciduo che può raggiungere i 6 m, ma alto in media 2-3 m, molto ramificato, con corteccia nerastra e rugosa. |
Foglie |
Le foglie sono bipennate, provviste di stipole spinescenti e formate da 4-10 paia di pinne a numerose piccole foglioline lunghe 2-4 mm. |
Fiori |
I fiori sono riuniti all'ascella delle foglie in densi capolini globosi, di colore giallo-dorato e intensamente profumati. Hanno calice e corolla con 4-5 elementi (raramente 3) assai ridotti e numerosi stami con filamenti liberi che rappresentano la parte vistosa del fiore. |
Frutti |
Il frutto è un legume cilindrico, contenente 2-10 semi bruni, con tegumento durissimo. |
Periodo di fioritura |
Fiorisce tardivamente, in autunno, dal mese di Settembre a Novembre, talora fino a Gennaio nelle zone a clima mite; i fiori maggiormente profumati si hanno tra Ottobre e Novembre. |
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Coltivazione |
Pianta sensibile al freddo e al vento. Richiede esposizioni soleggiate e riparate, soprattutto a ridosso di muri, nonché terreno leggero, permeabile, profondo. |
Propagazione |
Si moltiplica per seme in primavera-estate su terreno siliceo oppure per innesto su A. longifolia Willd. e A. melanoxylon R. Br. |
Uso |
Si coltiva come pianta ornamentale in parchi e giardini per i fiori autunnali e intensamente profumati. |
Interesse |
Dai fiori si estrae un olio essenziale adoperato nella preparazione di profumi, ricco di numerosi composti (farnesolo, geraniolo, linalolo, aldeide cuminica, ecc.), tra i quali un chetone con odore di violetta. E' anche una pianta officinale, riportata dalla Farmacopea messicana, di cui si utilizzano i fiori e i frutti. |
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