Nome
  RADICCHIELLA
Altri nomi volgari
  Radicchiella tirrenica.
Taxon
  Crepis bursifolia L.
Famiglia
  Compositae
Etimologia
  Il primo termine del binomio deriva dal greco con il significato di pantofola, pianella, forse per le foglie appressate al suolo. Il secondo termine discende dal latino medievale bursa = borsa e dal latino classico folium = foglia, in riferimento alle foglie della pianta con lamina un po’ concava, come una borsa.
Caratteri botanici
  Pianta erbacea perenne caratterizzata, in inverno, da una densa rosetta di foglie basali con margine profondamente diviso in segmenti dentati e mucronati all’apice e lamina leggermente crespa (da cui i nomi dialettali Rizzarella, Rizzaredda). In primavera, dal centro della rosetta emerge uno scapo eretto, gracile, semplice o poco ramificato in alto, con foglie assai ridotte, alla cui sommità si sviluppano svariati capolini di fiori gialli. Tutta la pianta contiene abbondante latice (da qui il nome vernacolo Ricuttella).
Habitat
  Questa specie è comune negli incolti e nei coltivi, come pure nei centri urbani etnei, dal livello del mare fino a 1000 m di altitudine. E’ endemica della Sicilia, con popolazioni isolate nell’Argentario e a Gaeta; è avventizia nel Lazio, in Spagna, Francia, Tunisia e Dalmazia.
Parti commestibili
  Il cespo delle foglie basali.
Uso alimentare
Lessi
  Sebbene sia comunissima su ogni versante dell`Etna, non è apprezzata come erbaggio da tutti gli abitanti. Il suo uso alimentare è stato riscontrato solo a Randazzo, Maletto e Ragalna.
Commercio
  RADICCHIELLA
Diffusione
  Data la distribuzione geografica, questa specie è nota come pianta alimentare solo in Sicilia, dove è piuttosto comune. Il nome volgare Radicchiella è, in realtà, attribuito a tutte le specie del genere Crepis (una quarantina), presenti nell`Italia peninsulare. Fra queste, alcune (C. vesicaria L., C. leontodontoides All., C. pulchra L., ecc.) hanno interesse fitoalimurgico (CORSI e PAGNI, 1979b). In particolare, nel territorio etneo, C. leontodontoides (Radicchiella italica) viene raccolta insieme a C. bursifolia senza discriminazione. Le Radicchielle hanno un gusto delicato e vengono consumate crude in insalata (consumo non praticato nel territorio etneo) oppure lessate (ARIETTI, 1974).
Osservazioni
 
Nomi dialettali
Adrano: non rilevato
Belpasso: Specie ritenuta non commestibile nel territorio 
Biancavilla: non rilevato
Bronte: Specie ritenuta non commestibile nel territorio
Castiglione: Specie ritenuta non commestibile nel territorio
Linguaglossa: Specie ritenuta non commestibile nel territorio
Maletto: Rizzarella
Milo: non rilevato
Nicolosi: non rilevato
Pedara: non rilevato
Ragalna: Rizzaredda
Randazzo: Ricuttella
San Giovanni: non rilevato
Santa Venerina: non rilevato
Zafferana: Specie ritenuta non commestibile nel territorio
 
 
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