Nome
  BARBATELLA
Altri nomi volgari
  Cicoria inversa, Radicchio virgato.
Taxon
  Tolpis quadriaristata Biv.
Famiglia
  Compositae
Etimologia
  Il primo termine del binomio deriva dal greco 'tolypé' = pallottolina in riferimento alla forma dell'infiorescenza che si presenta rigonfia (FOURNIER, 1961). Il secondo termine, invece, si riferisce alle quattro setole del pappo.
Caratteri botanici
  Pianta erbacea perenne con radice robusta, caratterizzata, in primavera, da una rosetta di foglie basali, ovali - lanceolate, più o meno incise o lobate, pubescenti e di colore verde pallido tendente al bianco. In estate produce un lungo fusto eretto, ramificato in basso, pubescente, alla cui sommità si sviluppano diversi capolini di fiori lunghi fino a 15 mm, di colore giallo-cedrino quelli esterni e nerastri quelli più interni (POLUNIN e HUXLEY, 1968). I frutti sono acheni provvisti di un pappo con 4 setole. Questa entità viene spesso confusa con altre simili fra cui T. virgata Bertol. e T. umbellata Bertoloni. FIORI (1923-29) la ritiene una varietà di T. virgata; PIGNATTI (1982), ravvisando la necessità di una più attenta analisi del gruppo, la considera una sottospecie; a nostro avviso, invece, è da considerare una buona specie, così come proposto dal Bivona.
Habitat
  Questa specie è endemica della Sicilia, isole Eolie e Pantelleria, dove cresce negli incolti aridi; sull’Etna, in genere, si rinviene fra le rocce o sui muretti a secco dei coltivi.
Parti commestibili
  La rosetta di foglie basali, che va raccolta in inverno, assai prima della fioritura, con l’aiuto di un coltello.
Uso alimentare
Lessi
  I cespi di Barbatella si preparano lessati e conditi con olio; sono saporiti, carnosi e il loro gusto ricorda quello della Costolina. L'uso alimentare di questa pianta è stato riscontrato solo in due località del territorio etneo, Milo e Linguaglossa. Ciò appare alquanto strano, poiché la specie è presente su tutta l`area in esame e l`erbaggio è molto buono da mangiare.
Commercio
  BARBATELLA
Diffusione
  La Barbatella non è citata nei manuali di fitoalimurgia, sebbene sia abbondantemente diffusa nell`Italia meridionale.
Osservazioni
  - Pianta ornamentale La Barbatella è considerata anche una pianta ornamentale, adatta a formare bordure nelle aiuole delle ville (TRAVERSO, 1926; BRICKELL, 1990). -Sul nome Barbatella Questo nome volgare è riferito ad altre specie affini, che gli inesperti confondono tra loro, per la presenza nel capolino di brattee involucrali d’aspetto simile a filamenti barbosi. Poiché tale carattere è pure presente in T. quadriaristata si è ritenuto opportuno confermare anche per questa entità il nome volgare Barbatella.
Nomi dialettali
Adrano: non rilevato
Belpasso: Scaluredda 
Biancavilla: non rilevato
Bronte: Specie ritenuta non commestibile nel territorio
Castiglione: non rilevato
Linguaglossa: Erba janca
Maletto: Gallinella
Milo: non rilevato
Nicolosi: Lattuchedda
Pedara: non rilevato
Ragalna: non rilevato
Randazzo: Specie ritenuta non commestibile nel territorio
San Giovanni: non rilevato
Santa Venerina: non rilevato
Zafferana: Scaluredda
 
 
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