Piante coloranti
Il colore viene conferito da sostanze che per la loro particolare natura
chimica sono in grado di assorbire selettivamente le radiazioni luminose
dello spettro visibile, ovvero quelle che costituiscono la cosiddetta
"luce bianca". Le radiazioni non assorbite sono emanate come
luce riflessa provocando così la percezione del colore. Le superfici
bianche riflettono la luce uniformemente, quelle nere l'assorbono totalmente.
Per comportarsi da colorante una sostanza deve potersi fissare più
o meno stabilmente a un determinato substrato e, dal punto di vista chimico,
deve presentare nella propria molecola particolari gruppi cromofori,
come -NO2, -N=N-, -C=C-, -C=O-, nonché gruppi auxocromi,
come -OH, -NH2, che servono ad aumentare l'intensità e la tonalità
del colore.
I coloranti possono avere origine vegetale, animale oppure sintetica.
L'impiego delle piante per ricavarne sostanze coloranti risale a tempi
antichissimi: le pitture rupestri scoperte in molte grotte dell'era paleolitica,
circa 25.000 anni fa, ne sono la prima testimonianza. Il loro uso per
tingere cuoio, pelli e fibre, invece, trova traccia già nei reperti
archeologici dell'era neolitica.
Numerosissime sono le specie impiegate nella tintura di fibre tessili,
di alimenti e bevande, nell'industria cosmetica e in quella farmaceutica,
così come svariate sono le parti usate a tale scopo: da corteccia,
legno e radici, a foglie e germogli, come pure fiori e frutti. Alcune
sono comunemente note, come l'hennè, la camomilla
o il noce usati nell'industria cosmetica, oppure lo zafferano,
la paprika o il caramello in quella alimentare; altre, invece,
sono meno conosciute, ma largamente usate sin dall'antichità, come
l'indaco e il guado, l'annatto, la curcuma,
il sommacco, il cartamo e molte altre ancora.
L'uso dei coloranti naturali, che sino alla fine del 18° secolo aveva
rappresentato l'unica modalità di tintura esistente, ebbe un grave
declino con l'avvento, ai primi del Novecento, dei coloranti di origine
sintetica, più pratici e versatili, ma spesso anche tossici.
Recentemente, la maggiore attenzione dei consumatori verso l'uso di prodotti
d'origine naturale, non solo nell'alimentazione, ma anche per quanto concerne
l'abbigliamento, la cosmesi, l'arredamento, ha comportato un rinnovato
interesse anche per quei "colori della natura" di cui il mondo
vegetale è ricco.
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