Piante officinali
Lo studio delle piante è cominciato come ricerca di erbe medicamentose.
La stessa Botanica accademica inizialmente fu basata sulla raccolta, la
coltivazione e la descrizione di piante d'uso medicinale, tant'è
che i più antichi Orti Botanici furono fondati come Horti Simplicium
per la coltivazione e lo studio delle piante officinali, dette semplici.
Sin dalla preistoria gli uomini sono ricorsi alle piante, usandole per
curare le malattie o per prevenirle. E' noto come sin da 4000-5000 anni
a.C. i Cinesi usassero le piante come farmaci e, in pratica, tutta la
medicina dell'antichità si basava sull'uso delle piante.
Oggi, l'applicazione terapeutica delle piante officinali è stata
solo parzialmente soppiantata dai prodotti di sintesi. Diversi paesi,
come quelli orientali, continuano a curarsi con rimedi naturali, una pratica
sempre più diffusa anche nella cultura occidentale. Gli estratti
vegetali, infatti, sono spesso più tollerati dall'organismo e alcuni
importanti principi, come la codeina e la digitale, non essendo ancora
stati sintetizzati artificialmente, devono essere ricavati necessariamente
dalle piante.
Con i progressi degli studi botanici, le piante medicinali sono, oggi, sempre
più conosciute e descritte dettagliatamente sotto il profilo morfologico.
Grazie ai traguardi della chimica e alle moderne tecniche analitiche sono
ben noti i loro principi attivi e se n'è potuta stabilire la correlazione
tra struttura chimica e azione fisiologica.
I principi biologicamente attivi sono contenuti in una certa parte della
pianta che viene definita droga. Essi possono essere presenti
in modo variabile dal punto di vista sia quantitativo che qualitativo;
tra le categorie più importanti vanno citati i tannini, gli oli
essenziali, gli alcaloidi e i glucosidi, i latici, le gomme, ecc.
Le droghe vanno preparate accuratamente da studiosi esperti perché
sovente il tipo di preparato (tintura, decotto, infuso, pillola) si associa
a quantitativi diversi di droga che si traducono in concentrazioni diverse
dei principi attivi e, quindi, in diverse azioni terapeutiche.
Sono oltre cento le specie ufficialmente riconosciute per l'impiego farmacologico
elencate nella Farmacopea ufficiale di ciascuna nazione; l'uso di
molte altre piante trova, invece, memoria nella medicina popolare dei vari
paesi.
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