Informazioni
Parco delle Kentie e museo didattico annesso

Orario di apertura: da lunedi a sabato dalle ore 9.00 alle ore 13.00 , escluso i giorni festivi.

Visite guidate solo su prenotazione tramite fax 095 9702092 oppure ai numeri 3406730633, 3294282293.
Il giardino
La serra
Il museo
Il territorio
Galleria fotografica
Storia di Riposto
Link
Credits

Comune di Riposto
Dipartimento di Botanica

Università di Catania

Ideazione e supervisione: Pietro Pavone
Elaborazione testi: Cristina Salmeri

Fotografie: Federico Oste, Pietro Pavone,
Ivan Sanfilippo, Giuseppe Siracusa,
Giovanni Spampinato

Impaginazione: Tony Puma
Progetto web: Vettore Rinascimento

Contatti

Parco delle Kentie

Via Mario Carbonaro
95018 Riposto CT
Tel e fax 095 9702092
e-mail: parcokentie@yahoo.it

 
torna alla home page contatti informazioni credits

clic per ingrandire

clic per ingrandire

clic per ingrandire

Piante officinali

Lo studio delle piante è cominciato come ricerca di erbe medicamentose. La stessa Botanica accademica inizialmente fu basata sulla raccolta, la coltivazione e la descrizione di piante d'uso medicinale, tant'è che i più antichi Orti Botanici furono fondati come Horti Simplicium per la coltivazione e lo studio delle piante officinali, dette semplici.
Sin dalla preistoria gli uomini sono ricorsi alle piante, usandole per curare le malattie o per prevenirle. E' noto come sin da 4000-5000 anni a.C. i Cinesi usassero le piante come farmaci e, in pratica, tutta la medicina dell'antichità si basava sull'uso delle piante.
Oggi, l'applicazione terapeutica delle piante officinali è stata solo parzialmente soppiantata dai prodotti di sintesi. Diversi paesi, come quelli orientali, continuano a curarsi con rimedi naturali, una pratica sempre più diffusa anche nella cultura occidentale. Gli estratti vegetali, infatti, sono spesso più tollerati dall'organismo e alcuni importanti principi, come la codeina e la digitale, non essendo ancora stati sintetizzati artificialmente, devono essere ricavati necessariamente dalle piante.
Con i progressi degli studi botanici, le piante medicinali sono, oggi, sempre più conosciute e descritte dettagliatamente sotto il profilo morfologico. Grazie ai traguardi della chimica e alle moderne tecniche analitiche sono ben noti i loro principi attivi e se n'è potuta stabilire la correlazione tra struttura chimica e azione fisiologica.
I principi biologicamente attivi sono contenuti in una certa parte della pianta che viene definita droga. Essi possono essere presenti in modo variabile dal punto di vista sia quantitativo che qualitativo; tra le categorie più importanti vanno citati i tannini, gli oli essenziali, gli alcaloidi e i glucosidi, i latici, le gomme, ecc.
Le droghe vanno preparate accuratamente da studiosi esperti perché sovente il tipo di preparato (tintura, decotto, infuso, pillola) si associa a quantitativi diversi di droga che si traducono in concentrazioni diverse dei principi attivi e, quindi, in diverse azioni terapeutiche.
Sono oltre cento le specie ufficialmente riconosciute per l'impiego farmacologico elencate nella Farmacopea ufficiale di ciascuna nazione; l'uso di molte altre piante trova, invece, memoria nella medicina popolare dei vari paesi.


erbario | le piante officinali | le piante alimurgiche | i fossili | i vegetali presenti