Piante da olio
Tra le Angiosperme sono note oltre 400 piante da olio, ma solo poche
hanno una resa tale da poter essere sfruttate commercialmente.
Gli oli e i grassi di origine vegetale vengono estratti dai frutti di
alcune specie perenni (olivo, palme) oppure dai semi di
piante perenni (cacao, cocco) e annue (arachide,
mais, girasole, soja, sesamo). Alcuni hanno
uso alimentare, altri invece trovano impiego nella preparazione di colori,
vernici, lubrificanti e nell'industria farmaceutica.
I grassi sono composti organici insolubili in acqua, caratteristici per
la loro untuosità al tatto. Dal punto di vista chimico, essi sono
costituiti perlopiù da trigliceridi, cioè da esteri della
glicerina con acidi grassi a catena idrocarburica che può essere
satura o insatura in relazione all'esistenza di legami semplici o doppi
tra atomi di carbonio.
In generale, si definiscono grassi quelli che sono solidi a temperatura
ambiente, distinti in burri, di consistenza pastosa, e seghi,
a struttura compatta. Sono, invece, detti oli quelli che
a temperatura ordinaria si mantengo fluidi. Lo stato fisico è legato
soprattutto alla presenza o meno di catene idrocarburiche polinsature
che abbassano il punto di fusione.
Sotto il profilo alimentare, i grassi svolgono un'importante funzione
nutritiva: contengono vitamine, caroteni e flavonoidi ed hanno un elevato
potere energetico, sviluppando ben 9,5 cal/gr rispetto alle circa 4 cal/gr
di zuccheri e proteine.
Una volta assorbiti, i grassi diventano un'importante fonte di acidi grassi,
indispensabili per alcuni basilari processi metabolici.
Fondamentali sono i grassi contenenti acidi insaturi, come gli acidi oleico,
linoeico e linolenico, che, non potendo essere sintetizzati né
dagli animali né dall'uomo, devono essere necessariamente introdotti
attraverso fonti vegetali.
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